Chirurgia Plastica
Operiamo su qualsiasi distretto corporeo per correggere o riparare difetti morfologico – funzionali o le perdite di sostanza di svariati tessuti sia congeniti sia secondarie a traumi , neoplasie o malattie degenerative e per ristabilire una condizione di normalità o almeno aumentare la funzionalità di un organo danneggiato anche in seguito a intervento chirurgico, come nel caso della ricostruzione totale o parziale del seno oggetto di mastectomia, rappresentante una considerevole percentuale degli interventi della specie, o come in caso di interventi di chirurgia cervico–facciale.



Le tecniche fondamentali più utilizzate sono rappresentate dagli innesti (porzioni di tessuto che vengono completamente distaccate dall’area donatrice, per essere trasferite ed impiantate nell’area ricevente del paziente) e dai lembi (porzioni di tessuti, singoli o compositi, che mantengono una connessione con l’area donatrice e vengono trasferiti sull’area ricevente limitrofa con movimenti di scorrimento e/o rotazione, mantenendo una vascolarizzazione propria.
L’addome è un distretto di frequente interesse chirurgico: deformità possono interessare il piano cutaneo-adiposo responsabile dell’addome “pendulo”, oppure quello muscolo-aponeurotico responsabile dell’addome “globoso”. Entrambe queste situazioni possono coesistere ed essere eventualmente associate a ernie o laparoceli nel qual caso la sinergia con il chirurgo generale diviene ancora più stretta.
Un altro distretto fondamentale è quello mammario dove interventi di chirurgia oncologica per tumore rappresentano sempre una mutilazione che si ripercuote inevitabilmente sulla psiche della donna. È possibile ricostruire una mammella sia dopo una resezione parziale della stessa (quadrantectomia) che dopo una mastectomia (asportazione totale della mammella). La ricostruzione può essere eseguita contemporaneamente alla fase demolitiva (ricostruzione immediata) o in tempi successivi (ricostruzione differita).
La chirurgia ricostruttiva può avere un ruolo fondamentale nella cura complessiva del paziente anche per i positivi effetti psicologici che ne conseguono